In settimana ho partecipato a una cena a tema nella sede di Bologna della Food Genius Academy sulla cucina pugliese tra tradizione e innovazione. La formula prevedeva la partecipazione di 4 cuochi, ognuno dei quali proponeva la rielaborazione di un piatto tipico trentino. I commensali, durante la degustazione, dovevano valutare i piatti sulla base di alcuni parametri e decretare il vincitore.
Durante lo show cooking, ho preparato tre stuzzichini e un antipasto. Devo dire grazie a Silvia e Simone – due allievi della scuola che hanno iniziato ora il loro percorso. Senza il loro aiuto, graditissimo e fondamentale, non sarei mai riuscita a finire le preparazioni nel tempo stabilito.
Le ricette delle éntree
Crema di burrata con carote di Polignano e crumble di taralli (per 6 prs)
- 300 g. burrata
- 50 g. yogurt greco
- 1 cucchiaio olio EVO
- sale fino
- 500 g. carote di Polignano
- 100 g. taralli al finocchio
Ho frullato nel mixer lo yogurt con la burrata, il sale fino e un cucchiaio di olio EVO, ottenendo una crema omogenea (eventualmente passatela al colino). Ho sfilettato le carote e le ho messe in acqua e ghiaccio. Al momento del servizio le ho condite con olio EVO, sale fino e finocchio selvatico. Ho impiattato in un contenitore per finger food mettendo prima la crema di burrata, poi il crumble di taralli e infine alcuni ricci di carote.
Sablé salato con pomodoro candito e olive nere (per 6 prs.)
- 100 g. farina 00
- 65 g. burro
- 25 g. maltitolo
- 10 g. parmigiano-reggiano
- 65 g. uova
- 15 g. tuorlo
- 15 g. fecola di patate
- 1 pizzico di sale
In planetaria con la foglia ho sabbiato la farina e il burro, poi ho aggiunto il maltitolo e il parmigiano-reggiano, e per ultime le uova. Ho messo a rassodare in frigorifero per un’ora. Con l’aiuto di un coppa-pasta ho formato dei biscotti e li ho cotti in forno a 180°C per 10 min.
- 2 pomodori ramati
- scorza grattugiata di 1 limone bio
- timo
- zucchero a velo q.b.
Intanto ho sbollentato, pelato, privato dei semi e tagliati a concassé i pomodori. Li ho conditi con il succo e la scorza grattugiata di 1 limone bio, timo limone q.b. e 1 cucchiaino di zucchero a velo. Hanno riposato un’ora e poi li ho scolati dall’acqua di vegetazione. Al momento del servizio ho messo su ogni biscotto salato la concassé di pomodori e delle olive nere sminuzzate.
Polpetta fritta di baccalà su crema di cannellini (dosi per 25 polpette)
- 750 g. di baccalà già dissalato
- 500 g. patate grandi
- 1 limone
- 30 g. fecola di patate
- sale fino
- pepe nero
- timo limone
- coriandolo
- 1 uovo
- pangrattato
- olio di arachidi per friggere
Ho portato a bollore una pentola d’acqua con il succo di un limone e i due mezzi limoni spremuti. Ho spellato e deliscato i filetti di baccalà, li ho tagliati in pezzi grossi e li ho buttati nell’acqua bollente. Appena l’acqua ha ripreso bollore, li ho scolati su un telo. Nel frattempo ho lessato le patate. Quando baccalà e patate si sono raffreddate, li ho trasferiti in planetaria con gli aromi e le spezie e la fecola di patate. Amalgamati gli ingredienti, abbiamo formato delle polpette grandi quanto una noce. Silvia ha passato le polpette nell’uovo sbattuto e nel pangrattato e io sono passata a friggerle in olio di arachidi a 175°C per 1-2 minuti, finché non sono diventate belle dorate.
Mentre Silvia e Simone “polpettavano” io mica me ne sono stata con le mani in mano! Ho preparato crema di cannellini con:
- 500 g. fagioli cannellini precotti
- cipolla
- olio EVO
- sale fino
- pepe nero
- aghi di rosmarino essiccato
Ho scolato i cannellini, li ho sciacquati e li ho messi in padella con un soffritto di abbondante cipolla e qualche rametto di rosmarino. Ho aggiustato di sale e pepe e ho fatto cuocere per 6 minuti, aggiungendo un cucchiaio d’acqua. Ho frullato tutto, fino a quando ho ottenuto una consistenza cremosa. Al momento del servizio ho impiattato su un contenitore da finger food mettendo la crema di cannellini alla base e la polpetta sopra.
La ricetta dell’antipasto
Fave e cicoria aromatizzata alle acciughe (10 prs)
- 800 g. di fave bianche secche
- 2 patate
- foglie di alloro
- 1 kg e mezzo di cicoria selvatica
- acciughe
- aglio
- olio EVO
- peperoncino
Per la ricette delle “fae e fogghie” alla salentina ci vorrebbe la cicoria selvatica, di campo, ma a Bologna non l’abbiamo trovata e mi sono dovuti arrangiare con la catalogna. Ho utilizzato solo la parte verde, scartando la parte bianca troppo fibrosa. Prima cosa, ho messo in ammollo le fave in acqua fredda e bicarbonato per circa 6 ore. Intanto ho lavato, tagliato e sbollentato la cicoria. L’ho poi ripassata in padella con olio EVO, aglio in camicia, colatura di alici e peperoncino. Dopo l’ammollo, ho cotto le fave e le patate in poca acqua salata aromatizzata con l’alloro. L’acqua deve essere sufficiente a coprire le fave e non di più. Dopo circa 20-25 min di cottura le fave erano pronte per essere frullate. La consistenza deve essere quella di un purè di patate.
Con Silvia e Simone abbiamo impiattato in una fondina mettendo alla base la crema di fave e sopra un nido di cicoria ripassata. Ecco il risultato
Era tutto davvero squisito! Ho apprezzato soprattutto cicoria e fave…! Brava Franci e tutta la squadra!
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Grazie mille cara!
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