Torta tenerina della nonna

Ieri pomeriggio è passato a trovarmi mio cugino Luca. Tecnicamente non so se è corretto dire “mio cugino” perché Luca è il nipote-della-sorella-di-mia-nonna Idima, ma, in ogni caso, la parentela c’è e per molti anni è stata strettissima.

Adesso ci vediamo solo qualche volta durante le festività e in occasione di trasferte di lavoro. Quelle volte ci sediamo attorno al tavolo e, ancora prima di iniziare a parlare, ci guardiamo in faccia, ci fissiamo negli occhi, e io lo so perché, e lui lo sa perché.

Perché cerchiamo dove sono finiti i bambini che eravamo. E finisce che li ritroviamo, quei bambini. Sempre. Sapete dove? Seduti, allora come ora, attorno a un tavolo.

Come allora, Luca è goloso di cioccolato. Ieri gli ho preparato una delle mille versioni esistenti della torta tenerina.

Che cos’è la tenerina

E’ una torta a base di cioccolato fondente, uova, zucchero, burro e pochissima farina, in proporzioni tali da renderla “cioccolatosa”, umida, fondente, “scioglievole” dentro e croccante all’esterno. E’ una torta che rimane bassa, perché è senza lievito.

E’ una torta antica oppure no? Alcuni sostengono che la sua invenzione risale ai primi del Novecento, quando era nota con il nome di torta regina del Montenegro o Montenegrina, in onore di Elena Petrovich, aristocratica montenegrina divenuta nel 1896 Regina d’Italia per aver sposato Vittorio Emanuele III. Leggenda vuole che l’altera Elena fosse in realtà “sposa dolce e dal cuore tenero” e così si spiega il motivo per cui le fu dedicata una torta croccante all’esterno e languidamente morbida e dolce all’interno. 

Altri parlano di una torta nata tra gli anni ‘60 e ‘70 dalla necessità di impiegare le uova di cioccolato non consumate a Pasqua.

Torta tenerina o tacolenta

Non ho sufficienti conoscenze per avere un’opinione in merito. So però che in dialetto la torta ha il nome più prosaico di torta tacolenta (cioè appiccicosa, che si scioglie in bocca), cosa che mi fa pensare che abbia origini ben più umili di quanto vorrebbe la leggenda.

Se così fosse, il nome torta tenerina sarebbe roba quindi relativamente recente e studiata a tavolino dagli uomini del marketing. D’altro canto, chi avrebbe mai comprato una torta tacolenta?

A parte ciò, ecco gli ingredienti per la torta tenerina che facevano mia nonna e mia zia:

  • 200 g cioccolato fondente
  • 100 g burro
  • 100 g zucchero
  • 3 uova a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaio di farina 00
  • 1 cucchiaio di fecola di patate
  • 2 cucchiai di liquore amaretto, se vi piace

La torta tenerina della nonna

  1. Per prima cosa, taglia a pezzi il cioccolato e fallo fondere nel microonde o a bagnomaria. Sciogli anche il burro in un altro tegame o al microonde. Poi unisci il burro al cioccolato e metti da parte a intiepidire.
  2. Monta i tuorli con 90 g. di zucchero. Le uova devono essere a temperatura ambiente, quindi se hai l’abitudine di conservare le uova in frigorifero ricordati di tirarle fuori almeno un’ora prima del loro utilizzo.
  3. Unisci alla montata di tuorli la farina setacciata, a pioggia, delicatamente per non smontare le uova, e di seguito aggiungi il composto di burro e cioccolato fusi in due o tre volte, con movimenti delicati dal basso verso l’alto. Il composto di burro e cioccolato deve essere tiepido: se fosse caldo, infatti, rapprenderebbe le uova!
  4. Per finire, monta a neve gli albumi e i 10 g. di zucchero rimanenti. Incorpora gli albumi al resto del composto, delicatamente, in tre volte, sempre con movimenti dal basso verso l’alto per non smontare il tutto. Per formare la tipica crosticina è fondamentale che il composto sia spumoso e ricco d’aria.
  5. Intanto, porta il forno a 170 °C, statico. Prendi una tortiera da 24 cm. di diametro, rivestila con un foglio di carta forno e rovescia il composto al suo interno. Inforna e fa cuocere per circa 20-25 min., fino a che in superficie non si formerà una crosticina “screpolata”.

Torta tenerina come capire se è cotta

Fai la prova dello stecchino. Fora la torta al centro e guarda lo stecchino: deve rimanere un po’ di impasto attaccato. L’interno della torta deve rimanere umido, quindi non cuocere troppo la torta. Toglila dal forno anche se non ti sembra particolarmente soda: raffreddandosi, si rassoderà.

Potete abbinare alla torta tenerina una semplice crema inglese, oppure una pallina di gelato alla crema o alla vaniglia. In alternativa, potete decorare la torta tenerina con una spolverata di zucchero a velo.

Torta tenerina come si conserva

Nel portatorte si conserva morbida per 2 giorni.

In frigorifero si conserva invece per più tempo ma il freddo ha l’effetto di rassodare molto la consistenza. In questo caso vi consiglio di mangiare la vostra fetta di torta tacolenta mezz’ora dopo averla tirata fuori dal frigo.

Idem per il freezer: la torta tenerina si presta a essere congelata e, quando la farete scongelare e la servirete, nessuno si accorgerà della differenza.