La ciambella morbida al Vov

La ciambella al Vov, cos’è? E’ una ciambella morbidissima, che ha come ingrediente principale un liquore a base di tuorli d’uovo e Marsala. Vov è il nome commerciale dello “zabaione liquoroso” inventato a Padova nel 1845 dal pasticcere Gian Battista Pezziol. È un liquore antico, cremoso, denso, profumato… Farlo in casa è semplicissimo, basta avere a disposizione delle uova freschissime, del latte, dello zucchero, un po’ di Marsala secco, dell’alcol a 95° per liquori e il gioco è fatto!

Fatto il Vov potrete preparare questa fantastica ciambella, che vi piacerà da morire! Vi avviso: mai ciambella durò così poco a casa mia.

Il profumo che usciva dal forno era già tutto un programma. L’alcol che evaporava portava con sé il gusto del marsala e della vaniglia di questo liquore. Vi dico solo che ogni fetta è puro gusto.

Il Vov, storia e origine del nome

Vov è il nome commerciale del liquore a base di tuorlo d’uovo inventato da Gian Battista Pezziol alla metà dell’Ottocento. Il nome deriva dal dialettale padovano “vovi” che significa proprio uova. Per estensione il nome Vov è comunemente usato per indicare le versioni casalinghe di questo zabaione liquoroso e anche i prodotti a base di tuorlo e alcol venduti dalla concorrenza.

Pezziol era un produttore di torrone e per fare il torrone servono solo gli albumi. Come utilizzare i tuorli rimasti? Pezziol ha l’intuizione di aggiungere zucchero e marsala: ottiene il Vovi un liquore a 17° di gradazione.

In poco tempo il Vovi diventa il liquore più famoso di tutto il Veneto e viene commercializzato anche fuori regione col nome di Vov.

Nel 1856 gli arciduchi d’Austria conferiscono al Vov il brevetto regale e Pezziol può usare l’immagine dell’aquila imperiale a due teste sull’etichetta della bottiglia e nei manifesti pubblicitari.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Vov viene spedito al fronte e somministrato ai soldati come Vino Alimento Vigoroso – VAV2.

Negli anni Sessanta e Settanta conquista definitivamente il mercato italiano. Sono gli anni in cui sul mercato c’è anche il ferrarese Zabov, il liquore a base di zabaione e brandy, sponsor di diverse edizioni del Giro d’Italia, del Cantagiro e del Festivalbar.

Gli anni Ottanta sono gli anni dei gadget. Non c’è vetrinetta della nonna in cui non facciano bella mostra bicchierini, bottigliette mignon e altri piccoli oggetti venduti singolarmente o in abbinamento alla bottiglia di Vov per fidelizzare la clientela.

Negli anni Novanta il Vov sfonda all’estero, ma paradossalmente inizia il declino in Italia, tranne che nei bar delle stazioni sciistiche e nelle baite di montagna, dove è l’ingrediente fondamentale per la preparazione del mitico bombardino!

Ciambella al Vov

La ricetta della ciambella morbida al Vov

La ricetta per fare il Vov in casa la trovate nel post Vov, il liquore della nonna. E’ la ricetta che mia nonna Idima ebbe da sua madre Clementa, una signora nata nel 1899. Mi sono messa all’opera e vi assicuro che la preparazione del Vov in casa dà grandi soddisfazioni.

Dopo che avrete fatto il Vov potrete preparare la ciambella morbida al Vov, un dolce da prima colazione facile, veloce, leggero e con un ottimo profumo. Dopo la cottura, non si sentirà il gusto dell’alcool che in cottura evapora lasciando intatto l’odore e il sapore delle uova e della marsala presente nel liquore. 

Se non avete voglia di fare il Vov in casa, potete certamente usare il Vov o il Bombardino che si trovano in commercio: il risultato è garantito.

Ingredienti per uno stampo da 24 cm. di diametro

  • 200 g di farina 00
  • 150 g di fecola di patate
  • 150 g di zucchero
  • 2 uova
  • 250 ml di Vov
  • 100 ml di olio di semi
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • la scorza grattugiata di un limone
  • granella di zucchero per decorare

Come fare la ciambella morbida al Vov

  1. Monta le uova con lo zucchero con un robot da cucina o uno sbattitore elettrico (per 10 – 15 minuti) finché diventeranno una massa gonfia e spumosa, giallo chiaro.
  2. Sempre continuando a mescolare, aggiungi l’olio e il liquore a filo e lasciali incorporare all’impasto
  3. Unisci poi, poco a poco, la farina e la fecola setacciate insieme con il lievito, mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno dal basso verso l’alto per non smontare il composto
  4. Versa il composto in uno stampo per ciambelle del diametro di 20 cm circa foderato di carta forno
  5. Cospargi la superficie con la granella di zucchero
  6. Inforna in forno ventilato preriscaldato a 180° per circa 40-45 minuti (fate la prova stecchino per verificare la cottura!)
  7. Sforna, lascia raffreddare e quando è completamente fredda toglila dallo stampo

La ciambella morbida al Vov si sposa perfettamente con una salsa al caffè.

Se volete, potete aggiungere delle gocce di cioccolato all’impasto per una ciambella ancora più golosa