I carciofi alla romana sono un piatto tipico della cucina laziale, romana in particolare. Si tratta di carciofi cucinati in pentola, teneri e saporiti col loro ripieno di prezzemolo, aglio e mentuccia. Anche se questa specialità della cucina romana ha da tempo varcato i confini del Lazio ed è apprezzata in tutto il paese, non è diffusissima a Bologna, dove i piatti più comuni sono i carciofi pastellati e fritti oppure i carciofi alla bolognese.
Perché ve ne parlo allora? Per un motivo sentimentale. Il sapore dei carciofi alla romana mi riporta immediatamente alla cucina verace e generosa di Annamaria di Terracina, che sposò negli anni Settanta Alfredo, un cugino di primo grado di mia mamma.
La storia d’amore tra Annamaria e Alfredo sembrava uscita da un romanzo ottocentesco e ogni volta che ce la raccontavano veniva arricchita di particolari e aneddoti, tanto che oggi nessuno di coloro che li conobbero di persona e sono sopravvissuti saprebbe distinguere il vero dal verosimile.
Più o meno le cose andarono così.
Siamo tra la fine degli anni Sessanta e i primissimi anni Settanta. Alfredo allora prestava servizio militare nell’esercito ed era di stanza a Latina, o meglio al Circeo, il promontorio situato nel Parco Nazionale dove le foreste di lecci e querce si buttano nel mare Tirreno, tra dune sabbiose, falesie e insenature marine. Un posto di una bellezza magica e ammaliante, dove non per niente la maga Circe, “dai bei ricci e dalla bella voce”, sedusse quel disgraziato di Ulisse.
Durante il servizio di leva Alfredo fu vittima di un grave incidente: la camionetta dell’esercito su cui viaggiava si ribaltò e lui rimase gravemente ferito. La diagnosi fu terribile: lesione del midollo e tetraplegia, cioè una paralisi di tutti e quattro gli arti.
Alfredo fu ricoverato per un lunghissimo periodo in un istituto fisioterapico di riabilitazione del Circeo e qui conobbe Annamaria, che aveva risposto a un appello radiofonico “Chiamate Roma 3131” condotto dal mitico Gianni Boncompagni e si era recata al centro a fare volontariato.
Annamaria raccontava che il suo fu un autentico colpo di fulmine, mentre per Alfredo ci volle più tempo. Conservo una foto di me bambina di 4 o 5 anni, vestita da damigella d’onore al loro matrimonio.
Lasciatemi asciugare le lacrimucce, perché è ora della ricetta…
La ricetta dei carciofi alla romana
L’ingrediente base per fare i carciofi alla romana è OVVIAMENTE il carciofo romanesco, una varietà di carciofo prodotta in tre zone circoscritte del territorio laziale (in provincia di Viterbo, Roma e Latina) che si caratterizza per la sua forma arrotondata e compatta con un caratteristico foro all’apice.
Conosciuto anche come romano, mammola o “cimarolo” il romanesco è il re dell’orto di primavera ed è utilizzato in cucina per preparare sia i carciofi alla romana che i carciofi alla giudia per il suo sapore delicato e solo leggermente amaro, che si sposa bene con una varietà di condimenti e accompagnamenti.
Ci sono vari motivi per cui per fare i carciofi alla romana si usa il romanesco. Le sue foglie esterne, chiamate brattee, sono molto tenere e quindi si scartano solo le prime foglie esterne. Inoltre questo carciofo è privo di spine e di peluria interna.
Detto questo, se non trovate le mammole e non vi interessa fare i puristi, potete prepararli anche con altre varietà di carciofo. Ci sarà solo un po’ di scarto in più, ma garantisco che saranno BUONISSIMI lo stesso.
Ingredienti per 4 persone
- 8 carciofi romani di dimensioni uguali
- 1 limone
- 1 manciata di prezzemolo fresco
- 2 spicchi di aglio in camicia
- 8 cucchiai di olio d’oliva extravergine
- Sale q.b.
- Pepe nero macinato q.b.
- 1 bicchiere di acqua
- 1 bicchiere di vino bianco secco
Come fare i carciofi alla romana
- Pulizia dei carciofi
- Inizia pulendo i carciofi. Rimuovi le foglie esterne più dure fino a raggiungere quelle più tenere.
- Taglia via la parte superiore dei carciofi, lasciando solo il cuore.
- Taglia la parte inferiore del gambo e pelalo, lasciando solo la parte più tenera.
- Elimina le punte delle foglie, che possono essere dure e spinose.
- Immergi i carciofi puliti in acqua fredda con succo di limone per evitare che si ossidino.
- Preparazione del ripieno
- Trita finemente il prezzemolo.
- In una ciotola, mescola il prezzemolo tritato con 2 cucchiai di olio d’oliva, sale e pepe nero macinato. Ecco fatto il ripieno per i carciofi!
- Riempimento dei carciofi
- Distribuisci il ripieno preparato tra le foglie dei carciofi. Premi leggermente il ripieno con le mani per farlo aderire bene.
- Cottura dei carciofi
- In una pentola abbastanza grande da contenere tutti i carciofi in un unico strato, aggiungi l’olio d’oliva restante e disponi i carciofi ripieni con il gambo rivolto verso l’alto
- Aggiungi l’acqua e il vino bianco fino a coprire i carciofi a metà
- Aggiungi gli spicchi d’aglio in camicia
- Copri la pentola con un coperchio e cuoci a fuoco medio-basso per circa 40-50 minuti, o fino a quando i carciofi saranno morbidi e teneri. Durante la cottura, controlla il livello del liquido e aggiungi un po’ d’acqua se necessario.
Una volta cotti, puoi servire i carciofi alla romana caldi direttamente dalla pentola. Puoi guarnire i carciofi con un filo di olio d’oliva e pepe nero macinato fresco, se lo desideri. Sono deliziosi sia come antipasto che come contorno.
Libri di cucina bolognese
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- A tavola con il dottor Balanzone. Storia, tradizioni e ricette della cucina bolognese, 2018
- I segreti della zdaura. Viaggio tra le ricette della tradizione. Quello che le nonne non dicono, 2015
- La cucina bolognese in oltre 450 ricette, di Laura Rangoni, 2014
- Mica solo tortellini! Una volta a Bologna si mangiava così. 70 ricette della tradizione popolare, di Luigi Lepri, 2008