Canederli allo speck, ovvero il Knödel che non si spappola

Vi ricordate lo show cooking dedicato alla cucina del Trentino-Alto Adige organizzato a ottobre dalla Food Genius Academy di Bologna? Quello a cui ho partecipato proponendo agli ospiti il filetto di maiale con la schiacciatina al cumino e le salse di spinaci e rapa rossa? Ok, bene! Durante quella serata il mio amico Sandro ❤ ha preparato tre tipi di canederli – allo speck, alla rapa rossa e al formaggio – in brodo di pollo. Mentre io ero ai fornelli, i canederli sono andati a ruba e quindi non sono riuscita ad assaggiarne neanche uno piccolo piccolo. Da allora mi è rimasto il tarlo. Ieri a pranzo, complice la neve e ai 0 gradi costanti, ho preparato dei canederli allo speck e li ho serviti con una vellutata zucca&patate.

Vi confesso che a un certo punto della preparazione mi sono trovata nei pasticci e ho chiesto un aiutino al mio amico Chef Luigi Balestriere che ha lavorato al St. Hubertus di San Cassiano, e che quindi di Knödel se ne intende. 😉 Risultato? Delle pallottole sode, profumate, saporite… un vero e proprio comfort food per un pranzo di fine inverno freddo e umido! Il procedimento è semplice e veloce. Basta non farsi prendere dal panico 😀 Vi lascio la ricetta. Se vi va e avete tempo di scoprire il lavoro sulla “cucina di montagna” di Norbert Niederkofler, vi consiglio di leggere il post pubblicato sul sito dell’AIFB dedicato ai temi della cucina ladina!

Ingredienti per 4 persone (20 Knödel piccoli)
  • 150 g. di pane raffermo
  • 100 g. di speck
  • 40 g. di cipolla tritata
  • 125 g. di latte
  • 2 uova
  • 1 pizzico di noce moscata*
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 cucchiaio di farina
  • sale fino q.b.
  • 1 cucchiaio di burro
  • 2 lt. di brodo vegetale per la cottura

Ho iniziato rosolando la cipolla tritata e lo speck a dadini piccoli nel burro. Nel frattempo ho eliminato la crosta del pane e l’ho tagliato a dadini piccolissimi. (Nella ricetta tradizionale la crosta non va eliminata, perché il canederlo è una ricetta di recupero. Io l’ho eliminata ma, per non buttare via nulla, ne ho fatto del pangrattato) Ho messo i dadini in un recipiente con lo speck e la cipolla soffritta. Ho sbattuto le uova, ho aggiunto il latte freddo, la noce moscata e il prezzemolo. (La noce moscata? Eggià già, lo sapete pure che la noce moscata a Bologna la infiliamo O-VUN-QUE!) Ho aggiustato di sale ma con moderazione perché lo speck è salato (e pepato) già di suo. Ho aggiunto la sbattuta di uova nel pane, ho mescolato per bene. Ho aggiunto un cucchiaio di farina.

A quel punto l’impasto mi sembrava un po’ troppo appiccicoso e avrei voluto aggiungere farina, ma Luigi mi ha detto “Nooooo! Metti l’impasto a riposare!” Dopo circa una mezz’oretta l’impasto aveva cambiato aspetto ed era decisamente più compatto. Il consiglio che condivido con voi è questo: se l’impasto sembra molle non aggiungete farina ma dategli riposo! E se anche dopo il riposo sarà molliccio, non cedete alla tentazione di ricorrere alla farina, ma aiutatevi col pangrattato quando formate le polpettine.

Dopo di ciò, ho messo a bollire una pentola di brodo vegetale e intanto ho formato con le mani dei mini-Knödel del diametro di circa 3 cm. Con questa dose sono venute 20 polpettine di consistenza porosa, né asciutti né molli, che ho cotto per 15 minuti circa al minimo bollore.

Li ho serviti su una vellutata di zucca&patate (sempre per 4 persone) preparata con

  • 600 g. di polpa di zucca violina*
  • 200 g. di patate
  • 1 porro
  • q.b. di olio EVO
  • 1 pizzico di zenzero fresco grattugiato
  • q.b. di sale fino

Coprite la zucca, le patate e il porro con acqua a filo, salate e fate cuocere per 25/30 min. Lasciate raffreddare un po’. Aggiustate di zenzero e sale. Frullate con un mini-pimer a immersione.

Ho impiattato così: sul fondo della scodella un mestolo di vellutata di zucca-patate, un filo di olio EVO, e tre/quattro canederli per commensale. Se volete, potete cospargere i canederli con semi di papavero; io ho usato due foglie del forte, profumato e aromatico cardamomo che esalta lo zenzero come nessun’altra erba aromatica!

Con questa ricetta partecipo al contest organizzato Che Canederlo 6? di Aifb legato al Gran Tour del Trentino Alto Adige. Le regole del contest sono solo tre:

  1. utilizzare pane raffermo
  2. utilizzare Speck e/o formaggio Trentino
  3. utilizzare un’ingrediente della propria regione (nel mio caso la *zucca violina ferrarese e la *noce moscata)

Se volete scoprire anche le altre ricette postate sui social potete usare gli hashtag ufficiali

#aifb

#grantourditalia

#grantourtrentinoaltoadige 

#sanmartinodicastrozza 

#trentinoaltoadige

#canederliaifb 

Datevi da fare, che c’è ancora tempo di dimostrare di che canederlo siete!