Oltre che per il Festival e il Casinò, Sanremo è conosciuta anche come la Città dei Fiori. Il clima mite durante tutto l’anno e la posizione geografica protetta dai venti del nord permettono la crescita di giardini lussureggianti e aiuole con fiori dai mille colori e ricche di piante tropicali. Queste particolari condizioni ambientali e climatiche hanno favorito lo sviluppo di una produzione floreale economicamente significativa e la presenza di un importante mercato collegato con tutto il mondo.
Ai fiori è dedicata “Villa Ormond in Fiore” una kermesse coordinata dalla Fondazione Villa Ormond Events che nel corso degli anni si è conquistata un importante ruolo di promozione della città, proponendo momenti di intrattenimento e di divertimento incentrati su fiori e floricultura.
Il contest
Nell’edizione 2019 di “Villa Ormond in Fiore” è stato inserito “Buon appetito… Fiorellino”, food contest organizzato da AIFB (Associazione Italiana Food Blogger) e ZEM Edizioni, insieme a Crea Sanremo, Ravera Bio, Associazione Ristoranti della Tavolozza e Morenews.
Tema del contest è l’uso dei fiori edibili in gastronomia. Per partecipare è necessario condividere una ricetta inedita, che valorizzi l’aspetto gastronomico dei fiori, usati come ingrediente principale della preparazione e non come semplice abbellimento della presentazione del piatto.
Partecipo al contest “Buon appetito… fiorellino” con la ricetta dei petti di pollo alla lavanda e miele millefiori, con crème fraîche al limone e misticanza al dressing di lavanda, un secondo piatto elegante e delicato, dal profumo particolare, che grazie alla lavanda, alle viole tricolor, alla melissa e alla maggiorana sa d’estate e di Provenza!
Come usare la lavanda in cucina
La lavanda è solitamente utilizzata nella preparazione di dolci ma che, miscelata con altre erbe mediterranee (rosmarino, salvia, timo, basilico, maggiorana, santoreggia, menta), ben si presta a insaporire formaggi, verdure, insalate, risotti mantecati e carni alla griglia.
In cucina bisogna usare dei fiori edibili di lavanda, ovvero destinati all’alimentazione umana. Non tutti i fiori, infatti, sono commestibili.
Esistono varietà che possono somigliare a fiori edibili, ma che sono tossiche o addirittura velenose. I fiori di lavanda coltivati appositamente per uso decorativo sono trattati con agenti chimici e pesticidi assolutamente dannosi per il nostro organismo. La lavanda spontanea che cresce a ridosso delle strade può essere contaminata da pesticidi e agenti inquinanti.
Quindi, per essere certa della commestibilità della lavanda, acquistate fiori garantiti edibili dal rivenditore.

La ricetta del pollo alla lavanda
Alla fine, mi sono messa al lavoro e ho utilizzato i fiori di lavanda come ingrediente sia di una marinatura che di un dressing. Ho dovuto fare più di una prova, perché i fiori di lavanda hanno un aroma molto intenso e vanno ben calibrati nelle ricette per evitare l'”effetto saponetta”!
- ingredienti per 4 persone
- tempo di preparazione: 4 ore di marinatura + 20 min. di cottura
- difficoltà: bassa
Per i filetti di pollo
- 500 g di petto di pollo a filetti
- 1 cucchiaio di fiori eduli di lavanda
- 4 cucchiai di olio di semi di girasole
- 2 cucchiai di miele millefiori
- 2 rametti di melissa
- 5 rametti di maggiorana
- il succo e la scorza di un limone bio
- 1 noce di burro
- sale fino q.b.
Per la riduzione al vino rosso
- 1 bicchiere di vino rosso (io ho usato il Porto)
- 1 cucchiaio di miele millefiori
- 1 cucchiaio di burro
Per la misticanza al dressing alla lavanda
- 4 porzioni di misticanza con fiori eduli di viola
- 1 manciata di frutta secca mista
- 6 cucchiai di olio d’oliva
- 2 cucchiai di aceto di mele
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 1 cucchiaio di fiori eduli di lavanda
- sale fino q.b.
- gomma xantana q.b.
Per le quenelle di crème fraîche al limone
- 250 g. crème fraîche
- la scorza di un limone bio
- succo di 1/2 limone
- pepe di Sichuan q.b.
Come fare il pollo alla lavanda
- In una ciotola capiente mettete i filetti di pollo con i fiori eduli di lavanda, l’olio di semi di girasole, il miele millefiori, la melissa, la maggiorana, il succo e la scorza di un limone bio. Lasciate marinare la carne in frigorifero, coperta, almeno per almeno 4 ore, meglio se tutta la notte.
- Preparate il dressing alla lavanda frullando insieme l’olio d’oliva, l’aceto di mele, il succo di limone, il miele, i fiori eduli di lavanda, il sale e una punta di gomma di xantano che vi aiuterà a rendere stabile l’emulsione. Filtrate. Mettete l’emulsione in un biberon da cucina fino al momento dell’utilizzo.
- Mescolate alla crème fraîche la scorza grattugiata di un limone bio, il succo del limone, sale e pepe di Sichuan. Mettete in frigo fino al momento di impiattare.
- Scolate i filetti di pollo dalla marinatura, asciugateli con la carta assorbente e rosolateli in una padella con un cucchiaio di burro. Quando i petti saranno rosolati da ogni lato, metteteli in un piatto e teneteli al caldo fino al momento dell’impiattamento.
- Dedicatevi alla restrizione al vino rosso: mettete in una piccola casseruola il miele e fatelo caramellare a fuoco medio, finché non raggiungerà una consistenza semiliquida e assumerà un colore leggermente bruno. Aggiungete il vino e fate evaporare l’alcool. Aggiungete il burro e lasciate cuocere a fuoco basso fino a quando il vino si sarà ridotto della metà. Riempite poi un biberon e tenete da parte.
Disponete su un’ardesia due filetti per commensale, laccateli con la riduzione al vino rosso e accompagnateli da due quenelle di crème fraîche al limone. Decorate con foglie di misticanza e petali di viola. A parte, impiattate la misticanza, condita col dressing alla lavanda e guarnita con petali di viola tricolor e un po’ di frutta secca mista.



