La frittata con la sgarbazza

La frittata con la sgarbazza è una tipica ricetta bolognese che si prepara nella stagione primaverile. E’ un’antica ricetta di recupero, che le nostre nonne facevano spesso per recuperare la parte tenera e verde dei cipollotti: la “sgarbazza” appunto. A casa mia si fa ancora, ma mi rendo conto che occorre avere almeno 50 anni per ricordarsi di questo piatto unico profumatissimo e delicato.

Con questa ricetta torniamo agli anni in cui la parte bianca veniva mangiata in pinzimonio o in accompagnamento alla pasta all’uovo col ragù, soprattutto nelle zone dell’Appennino. E in cui la parte verde chiara, tagliata fine fine, dava un sapore speciale, fresco, pizzichino, sbarazzino alla frittata.

Perché non provate a farla? Gli ingredienti sono pochi, semplici ed economici: delle uova, il gambo di alcuni cipollotti, un pizzico di sale, una macinata di pepe, poco olio e qualche cucchiaio di parmigiano-reggiano o di grana padano grattugiato per insaporire!

La frittata con la sgarbazza è buonissima anche mangiata fredda il giorno dopo ed è una scelta vincente per un pic-nic sui colli o al fiume ma anche per farcire il panino della pausa pranzo al lavoro.

Cipollotti. Foto di Couleur da Pixabay

La ricetta della frittata alla sgarbazza

Vorrei dirvi di andare a occhio ma poi mi odiate. Allora vi do le dosi, e vi dico anche che potete aumentare i gambi dei cipollotti a vostro piacere.

Vi consiglio anche di usare uova biologiche di galline allevate all’aperto, a meno che non abbiate le galline che vi fanno l’uovo fresco tutti i giorni, e questo è tutt’altro affare! Anche le galline meritano di vivere una vita dignitosa (che per loro significa avere spazio a sufficienza per scorrazzare felici) e se non vi interessa la felicità delle galline, vi dico che le uova di galline libere di razzolare sono migliori di quelle che fanno le galline allevate in gabbia o a terra.

Adesso poi non c’è nemmeno tanta differenza di prezzo. Quindi, suvvia: sosteniamo gli allevamenti etici e sostenibili!

Ingredienti per 4 persone

  • 8 uova
  • 4 gambi di cipolla fresca (sgarbazza)
  • 4 cucchiai di parmigiano-reggiano grattugiato
  • olio q.b. per ungere la padella
  • sale e pepe q.b.

Come fare la frittata alla sgarbazza

Separate i gambi dai cipollotti che sono una delizia nel pinzimonio! Lavate i gambi sotto l’acqua corrente fredda per pulirli da eventuali residui di terra. Poi tagliate la sgarbazza a rondelle.

In una padella antiaderente mettete un po’ d’olio e fate cuocere le rondelle almeno 15 minuti.

Intanto, rompere le uova in una ciotola e sbattetele con una forchetta. Regolate di sale e pepe e poi aggiungete il parmigiano-reggiano grattugiato, amalgamando velocemente con la forchetta.

Quando la sgarbazza è cotta disponetela uniformemente sul fondo della padella. Versate la sbattuta di uova direttamente in padella e cuocete a fuoco medio per 5 minuti.

Appena la frittata si è rappresa da un lato, staccate i bordi con una palettina antiaderente. Poi giratela (aiutandovi con un piatto piano oppure col coperchio della padella) e fatela cuocere dell’altro lato per qualche minuto. A me piace che la superficie prenda un bel colore rossiccio!

Servite la frittata con la sgarbazza tiepida e tagliata a spicchi.

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