La frittata con la sgarbazza è una tipica ricetta bolognese che si prepara nella stagione primaverile. E’ un’antica ricetta di recupero, che le nostre nonne facevano spesso per recuperare la parte tenera e verde dei cipollotti: la “sgarbazza” appunto. A casa mia si fa ancora, ma mi rendo conto che occorre avere almeno 50 anni per ricordarsi di questo piatto unico profumatissimo e delicato.
Con questa ricetta torniamo agli anni in cui la parte bianca veniva mangiata in pinzimonio o in accompagnamento alla pasta all’uovo col ragù, soprattutto nelle zone dell’Appennino. E in cui la parte verde chiara, tagliata fine fine, dava un sapore speciale, fresco, pizzichino, sbarazzino alla frittata.
Perché non provate a farla? Gli ingredienti sono pochi, semplici ed economici: delle uova, il gambo di alcuni cipollotti, un pizzico di sale, una macinata di pepe, poco olio e qualche cucchiaio di parmigiano-reggiano o di grana padano grattugiato per insaporire!
La frittata con la sgarbazza è buonissima anche mangiata fredda il giorno dopo ed è una scelta vincente per un pic-nic sui colli o al fiume ma anche per farcire il panino della pausa pranzo al lavoro.
La ricetta della frittata alla sgarbazza
Vorrei dirvi di andare a occhio ma poi mi odiate. Allora vi do le dosi, e vi dico anche che potete aumentare i gambi dei cipollotti a vostro piacere.
Vi consiglio anche di usare uova biologiche di galline allevate all’aperto, a meno che non abbiate le galline che vi fanno l’uovo fresco tutti i giorni, e questo è tutt’altro affare! Anche le galline meritano di vivere una vita dignitosa (che per loro significa avere spazio a sufficienza per scorrazzare felici) e se non vi interessa la felicità delle galline, vi dico che le uova di galline libere di razzolare sono migliori di quelle che fanno le galline allevate in gabbia o a terra.
Adesso poi non c’è nemmeno tanta differenza di prezzo. Quindi, suvvia: sosteniamo gli allevamenti etici e sostenibili!
Ingredienti per 4 persone
- 8 uova
- 4 gambi di cipolla fresca (sgarbazza)
- 4 cucchiai di parmigiano-reggiano grattugiato
- olio q.b. per ungere la padella
- sale e pepe q.b.
Come fare la frittata alla sgarbazza
Separate i gambi dai cipollotti che sono una delizia nel pinzimonio! Lavate i gambi sotto l’acqua corrente fredda per pulirli da eventuali residui di terra. Poi tagliate la sgarbazza a rondelle.
In una padella antiaderente mettete un po’ d’olio e fate cuocere le rondelle almeno 15 minuti.
Intanto, rompere le uova in una ciotola e sbattetele con una forchetta. Regolate di sale e pepe e poi aggiungete il parmigiano-reggiano grattugiato, amalgamando velocemente con la forchetta.
Quando la sgarbazza è cotta disponetela uniformemente sul fondo della padella. Versate la sbattuta di uova direttamente in padella e cuocete a fuoco medio per 5 minuti.
Appena la frittata si è rappresa da un lato, staccate i bordi con una palettina antiaderente. Poi giratela (aiutandovi con un piatto piano oppure col coperchio della padella) e fatela cuocere dell’altro lato per qualche minuto. A me piace che la superficie prenda un bel colore rossiccio!
Servite la frittata con la sgarbazza tiepida e tagliata a spicchi.
Libri di cucina bolognese
- Bologna golosa. 50 ricette (+ 1) con i prodotti tipici della pianura e dei colli bolognesi, 2020
- Sfida al mattarello. I segreti della sfoglia bolognese, sorelle Simili, 2020
- A tavola con il dottor Balanzone. Storia, tradizioni e ricette della cucina bolognese, 2018
- I segreti della zdaura. Viaggio tra le ricette della tradizione. Quello che le nonne non dicono, 2015
- La cucina bolognese in oltre 450 ricette, di Laura Rangoni, 2014
- Mica solo tortellini! Una volta a Bologna si mangiava così. 70 ricette della tradizione popolare, di Luigi Lepri, 2008