La frittata di zucchine

La frittata di zucchine fa affiorare ricordi fatti di scampagnate all’aria aperta e spuntini al sacco. Mi ricorda le passeggiate sui colli che circondano Bologna, il silenzio del bosco interrotto dal vociare di noi ragazzi, il rumore delle foglie secche calpestate.

Le gite lunghe un giorno, la borraccia e lo zainetto in spalla con qualche fetta di salame, due scaglie di grana padano e la frittata fredda, tagliata a spicchi, appena unta, che divoravamo con la fame tipica degli adolescenti, tra le risate e gli schiamazzi.

E mi ricorda anche il fiasco di vino, ancora impagliato con le foglie palustri, che i grandi che ci accompagnavano in gita portavano con sé.

E il vociare delle nonne o delle mamme del gruppo di amici, che si raccomandavano di tutto: “attento a non cadere, attento alle bisce, attenta a quel ramo!”

Per preparare la frittata alle zucchine non è fondamentale aver programmato un pic-nic o una gita fuori porta! Gli ingredienti sono pochi, semplici ed economici: delle uova, delle zucchine, un po’ di prezzemolo, pizzico di sale, una macinata di pepe, poco olio e qualche cucchiaio di parmigiano-reggiano grattugiato per insaporire. Potete farla tutte le volte che volete…

Zucchini. Foto di Светлана da Pixabay

Zucchine o zucchini?

Le zucchine mi hanno sempre incuriosito, a partire dal loro nome: zucchine o zucchini? La Treccani indica come prevalente “zucchina”, perché è un diminutivo di zucca, e quindi al plurale bisogna dire correttamente zucchine. Ma c’è anche la variante toscana zucchino, con la -o, e quindi è ammesso il plurale zucchini. Addirittura sempre la Treccani rintraccia un’altra variante locale “zucchetto”, e il dialettale bolognese “zuchatt” ne è la testimonianza.

Il nome latino è Cucurbita pepo. La zucchina fa parte delle cucurbitacee (insieme alla zucca gialla, la zucca di Napoli, il cetriolo, il cocomero e il melone) cioè delle piante che si attorcigliano e strisciano. La principale caratteristica comune alle specie della famiglia è quella di avere fusti angolosi, ruvidi, striscianti o rampicanti, con viticci ramosi posti accanto alle foglie.

La Cucurbita pepo nasce sugli altipiani del Messico; i primi a cucinarla furono gli aztechi. Le piante di questa famiglia crescono nelle zone tropicali e in quelle temperate, e questo spiega perché in latino si chiama pepo, dal greco antico da πέπων (pépōn, “maturo”) da πέπτω (péptō, “maturare”) 

E’ arrivata nel Vecchio Mondo grazie a Cristoforo Colombo, insieme a tantissime altre piante. La sua coltivazione ha iniziato a diffondersi in Europa nel Sedicesimo secolo. Per la sua facile produzione è stata a lungo un cibo destinato ai maiali e alle classi minori.

La famiglia delle Cucurbitaceae è una delle famiglie vegetali con il più alto numero di specie utilizzate come cibo dall’uomo. Di esse si consumano i fiori quando sono ancora in boccio e i frutti tenerissimi, appena formati.

L’Italia è uno dei maggiori produttori europei di zucchine. La produzione è diffusa in tutte le regioni, e specificatamente in Sicilia, Lazio, Piemonte, Veneto, Puglia, Toscana e Liguria. 

Si distinguono due tipi fondamentali:

  • zucchino chiaro, prodotto conosciuto sui mercati di Genova, Bologna e in alcune aree del Sud Italia, viene genericamente raccolto con il fiore. I fiori sono parte edibile della pianta e possono essere impanati e fatti friggere
  • zucchino scuro, che per definizione è la tipologia più conosciuta in Lombardia e per l’esportazione; ha forma allungata, tinta verde scuro ed è raccolto senza fiore.

La ricetta della frittata di zucchine

Quali zucchine usare? Quelle che trovate al mercato, dal fruttivendolo o al supermercato, non formalizzatevi. Io uso lo zucchino ortolana di Faenza (quello che vedete in foto) perché è un prodotto locale, forse non a km 0 ma certamente a km giusto. Li riconoscete sui banchi per le loro forme tonde, piene e sode. Il colore è verde chiaro, bellissimo per le vellutate e le creme di verdura, ma anche come accompagnamento della pasta.

Ingredienti per 4 persone

  • 4 zucchine di media grandezza
  • 8 uova
  • 3 cucchiai di parmigiano-reggiano o grana padano grattugiato
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • olio q.b. per ungere la padella
  • sale e pepe q.b.

Come fare la frittata di zucchine

Lavate le zucchine, tagliate via le estremità, poi tagliatele a rondelle sottili. A me piacciono veramente sottili, meno di mezzo centimetro, ma è questione di gusti e in ogni caso fate attenzione a non tagliarvi.

In una padella antiaderente mettete un po’ d’olio e fate cuocere le rondelle finché non avranno preso un bel colore rossiccio da entrambi i lati.

Intanto, rompere le uova in una ciotola e sbattetele con una forchetta. Regolate di sale e pepe e poi aggiungete il parmigiano-reggiano o il grana padano grattugiato e il prezzemolo tritato, amalgamando velocemente con la forchetta. Correggete di sale e pepe.

Quando le rondelle sono cotte disponetele uniformemente sul fondo della padella. Versate la sbattuta di uova direttamente in padella e cuocete a fuoco medio per 5 minuti.

Appena la frittata si è rappresa da un lato, staccate i bordi con una paletta antiaderente. Poi giratela (aiutandovi con un piatto piano oppure col coperchio della padella) e fatela cuocere dell’altro lato per qualche minuto. A me piace che la superficie prenda un bel colore rossiccio!

Servite la frittata con le zucchine sia calda che fredda, a spicchi. Lo spessore dipenderà, ovviamente, dalla grandezza della padella.

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